BRONGNIART Alexandre, (1770-1847)

fu un vero naturalista e al tempo stesso geologo, mineralogista, paleontologo,zoologo, e botanico, in un epoca in cui questo era ancora possibile. Collaboratore di Hauy,Cuvier, Dolomieu, de Lamark, Vauquelin. La mineralogia occupò un posto importante nella sua vita scientifica, nel 1821, malgrado la sua ambizione fosse di ottenere una cattedra di zoologia e poi di geologia, divenne Professore di Mineralogia al Museo (in sostituzione di Hauy). Nel 1797, accettò di subentrare ad Hauy all’Ecole des Mines, e poi all’Università nel 1806. Membro dell’Accademia delle Scienze nel 1807, pubblicò alcune opere di mineralogia ( Traité de minéralogie) (Trattato di mineralogia) (1807) in 2 volumi; Introduction à la minéralogie (Introduzione alla mineralogia) (1824); Tableau des espèces minérales (Tavola delle specie minerali) ( 1833) oltre a numerosi articoli. Descrisse nuove specie minerali (bustamite, dufrenite,glauberite, nacrite). Tuttavia, Brongniart non realizzò vere e proprie scoperte in mineralogia, come invece aveva fatto per la geologia o la paleontologia. A questo scopo ricordiamo le sue ricerche con Cuvier, i cui risultati furono descritti nel famoso "Essai sur la géographie minéralogique des environs de Paris" ( Ricerca sulla geografia mineralogica dei dintorni di Parigi) presentato all’Istituto nell’aprile 1808, (una versione ampliata di quest’opera completa di una grande carta geologica colorata e di numerosi tagli, fu pubblicata nel 1811).Nonostante il titolo: "Carte géognostique des environs de Paris" (Carta geognostica dei dintorni di Parigi), si trattava ,in realtà, di una carta geologica, che teneva conto di 10 formazioni stratigrafiche che andavano dal gesso agli strati alluvionali. Contrariamente alla teoria nettunista allora in auge, quest’ opera estendeva la durata dei tempi geologici e mostrava l’esistenza di terreni "formati sotto l’acqua dolce". Inoltre, Brongniart utilizzò molto i fossili per stabilire le correlazioni dettagliate tra gli strati.

Discepolo di Dabenton ed uscito dall’Ecole des Mines, le ricerche mineralogiche di Brongniart iniziarono effettivamente dopo aver incontrato Dolomieu e Hauy , del quale divenne spesso supplente. Hauy gli insegnò a distinguere i minerali per le loro proprietà geometriche e ottiche mentre con Vauquelin realizzò numerose analisi di minerali. Avendo avuto tali "maestri" Brongniart ha potuto esporre in una dissertazione del 1833 il principio essenziale della mineralogia descrittiva, che deve prima di tutto fondarsi sulla composizione chimica

che tiene strettamente in considerazione della cristallografia. Le applicazioni pratiche della mineralogia erano un argomento che preoccupava Brongniart, il cui stato d’animo era certamente legato al suo soggiorno a l’Ecole des Mines. Egli rimase per 47 anni, fino alla sua morte, Direttore della Manifattura di Sevres, dove applicò le sue conoscenze di mineralogia e di chimica alla fabbricazione delle ceramiche. Nel 1837, Brongniart iniziò con Delafosse la composizione di una grande opera intitolata: " Il Regno minerale o Storia naturale delle specie minerali che presentano caratteristiche e proprietà distintive, le loro dirette applicazioni agli usi della vita, il rapporto tra specie, il posto che queste occupano e il ruolo che giocano nella composizione della crosta terrestre". L’opera doveva comprendere 3 volumi con 15 - 20 tavole ed essere ultimata nel 1838. Brongniart aveva, tuttavia, confidato troppo nelle proprie forze e a partire dal 1843, Delafosse terminò il lavoro da solo.